giovedì 9 agosto 2018

Recensione - "Le sorelle Donguri" di Banana Yoshimoto

Che leggiate le mie parole mentre preparate i bagagli perché finalmente state per andare in ferie, o che lo facciate dalla spiaggia, tra un tuffo e l'altro, sappiate che il blog non va in vacanza e che qui troverete tutti i resoconti delle mie letture estive, in vista, poi, di un fine agosto e un settembre zeppi di eventi e recensioni di magnifiche nuove uscite.
Fatta questa premessa, oggi parliamo del romanzo "Le sorelle Donguri" di Banana Yoshimoto, uscito a fine giugno per Feltrinelli.



"La felicità e la tristezza vanno e vengono come le onde sul bagnasciuga. Se oggi cerchiamo rifugio tra le mura di casa, arriverà anche il momento in cui sentiremo il desiderio di uscire. È un processo inesauribile, come le onde del mare, sia che lo stiamo a osservare sia che cerchiamo di restare a galla. È la sola gioia del vivere."

Trama


Guriko, rimasta orfana da ragazzina, nella solitudine della sua stanza gestisce, insieme alla sorella Donko, un sito di posta per persone in difficoltà che si chiama «Donguri shimai» (Le sorelle Donguri). Donko è tanto energica e indipendente quanto la sorella è solitaria e taciturna. Questo fino a quando il messaggio di una donna che lamenta la perdita del marito induce Guriko a ripensare a Mugi, il suo primo amore, incontrato ai tempi della scuola e poi sparito nel nulla. Segretamente cova da sempre il desiderio e la speranza di ritrovarlo, decide allora di interrompere la propria clausura e di andare a cercarlo.

Perché leggerlo?

Ho meditato a lungo prima di decidere di rivelarvi il mio pensiero su questa lettura, ma avevo dei buoni motivi. Il primo è che non avevo mai letto nulla di Banana Yoshimoto e quindi non posso fare dei paragoni con le sue opere precedenti, il secondo è che, giunta all'ultima pagina, sono rimasta un pochino perplessa, e il terzo, infine, è che non so bene come esprimere le sensazioni che il libro mi ha lasciato. Però voglio provarci, e allora iniziamo!
"Le sorelle Donguri" è senz'altro un romanzo particolare, e mi pare di capire che questo sia un tratto distintivo della scrittura dell'autrice. Un'atmosfera che definirei onirica e a tratti surreale pervade l'intera narrazione; ma tra i pensieri della protagonista Guriko, le lettere che arrivano al sito e gli avvenimenti raccontati, il lettore non incontra alcuna difficoltà nell'immaginare l'universo creato dalla Yoshimoto. Bisogna comunque considerare che la scrittrice parla di una realtà e di una cultura molto distanti da quelle occidentali, e forse è per questo che a volte ci si ritrova un po' spaesati.
Quello che ho davvero apprezzato nel nuovo romanzo di Banana Yoshimoto è la delicatezza con la quale vengono affrontati i sentimenti di Guriko e la possibilità, da parte di chi legge, di condividere ciò che lei prova e pensa. Non è un caso, infatti, che abbia sottolineato diversi passi del libro legati in gran parte a temi su cui in questo periodo, non per mia volontà, mi sono ritrovata a riflettere, come il dolore per la perdita di una persona cara e il modo in cui ognuno di noi affronta la vita.
Ora, riflettendoci, so quale è la sensazione che mi ha colpito a fine lettura: è la malinconia. Per la protagonista, per quello che ha dovuto sopportare nella sua vita e per quello che non è riuscita a realizzare. Avrei forse voluto un finale diverso e perciò ero incerta riguardo alle mie impressioni su "Le sorelle Donguri". Ma se un libro dà da pensare, vuol dire che ha colpito nel segno, e questo è sicuramente il caso dell'ultima fatica di Banana Yoshimoto. 

Stavolta il mio parere è estremamente personale, magari anche un po' confuso e incomprensibile (ditemelo pure!), perciò sono molto curiosa di conoscere il vostro. Quindi fatevi avanti e scrivetemi! 

Nessun commento:

Posta un commento

Copyright © Dietro ai libri. All Rights Reserved.
Blogger Template by The October Studio