venerdì 23 novembre 2018

Blogtour di "Amori Reali" di Cinzia Giorgio - L'influenza della storia sugli amori reali


A pochi mesi dall'uscita di "La piccola bottega di Parigi", Cinzia Giorgio torna a deliziare i suoi lettori con un nuovo libro che parla di amore, quello travagliato e non sempre a lieto fine di molti personaggi di stirpe reale. La scrittrice ci racconta affascinanti storie, alcune delle quali non possono far altro che farci sognare ad occhi aperti.


Trama 

I matrimoni diventano un affare di Stato quando a sposarsi è un erede al trono o una principessa. Per chi porta un nome importante, non è proprio possibile vivere lo scambio delle promesse nuziali come una questione privata, senza ritrovarsi al centro dell'attenzione mediatica. Ma è sempre stato così nel corso dei secoli? Anche i reali amano e hanno passioni tormentate. C'è chi ha avuto relazioni extraconiugali, chi non vedeva l'ora di sbarazzarsi del coniuge e chi ha lottato contro l'etichetta pur di convolare a nozze con la persona amata. Da Cesare e Cleopatra a Napoleone e Giuseppina, da Maria Antonietta a Sissi, da Wallis Simpson fino William e Kate, passando attraverso le vicende dei reali di tutta Europa, questo libro mette sotto la lente di ingrandimento i "sangue blu" più famosi nella storia nel loro lieto giorno, senza risparmiare dettagli, episodi poco conosciuti e aneddoti imbarazzanti. Perché non è tutto oro quel che luccica... anche quando si tratta di una corona!

L'influenza della storia sugli amori reali

La storia l'ha fatta spesso da protagonista negli amori raccontati nel libro di Cinzia Giorgio, e  in molti casi lo ha fatto influenzandone la nascita o la prematura fine. 
L'elenco di esempi che potrei farvi è davvero lungo, ma per non rivelarvi troppo sul contenuto di "Amori Reali", ho deciso di puntare su una storia che un po' tutti conosciamo e su un'altra di cui, invece, non si parla tantissimo al giorno d'oggi e di cui si coglie qualche eco solo quando si ricordano i fasti dell'Iran prima della rivoluzione guidata dall'ayatollah Khomeini nel 1979.
La prima è quella tra Cesare e Cleopatra. Ebbene, il loro legame, altro non fu che una ragione di Stato per entrambi; un'unione politica, basata certamente sulla reciproca attrazione, ma dominata dalla smania di potere che accecava tutti e due.
C'è poi, come vi ho anticipato, un'altra storia, quella tra Soraya e lo Scià di Persia, che mi ha colpita per l'intensità con la quale è stata vissuta e per la "tragicità" con la quale si è conclusa. Lo Scià era davvero innamorato di Soraya, ma si trovò costretto a ripudiarla perché lei non era riuscita a dargli un erede. Vi consiglio assolutamente di leggere il racconto dedicato alla loro storia: è davvero emozionante e, dalle testimonianze e dalle parole dell'autrice, traspare il sentimento profondo che legava i due protagonisti.
Vi ho detto tutto e niente, lo so. Ma non posso certo rovinarvi la lettura di "Amori Reali", perché sono fermamente convinta che ogni storia d'amore raccontata in questo volume merita tutta la nostra attenzione.
Quindi ora precipitatevi ad acquistarlo negli store online o in libreria e intanto godetevi le tappe a tema di questo blogtour!




martedì 13 novembre 2018

Recensione - "Sogniamo più forte della paura" di Saverio Tommasi


L'autore di "Siate ribelli, praticate gentilezza" è tornato con un romanzo davvero peculiare, una favola che ha qualcosa da insegnare a tutti i lettori, sia grandi che piccini.


"...le cose che vanno sempre bene sono piuttosto noiose, mentre le altre sono speciali."

Trama

Capita di rado di rendersi conto dell'ultima volta in cui si fa qualcosa. L'ultimo gelato dell'estate, l'ultimo abbraccio a un amico che poi muore o parte, l'ultima canzone che poi la serata finisce. Quando ancora vedeva le rondini volare in cielo a primavera, Filadelfia non sapeva che sarebbero state le ultime. Poi più niente. E neanche libellule, lumache, pesci nel fiume. Perché il mondo si era fatto grigio e sporco.

Filadelfia ha sedici anni. Altissima, magra, cento soprannomi che le hanno rifilato i bulli della scuola, si è appena trasferita in una nuova città, in cerca di altri colori e di giorni meno difficili.

Perché, nonostante tutto, ci prova a sognare più forte. È così che le ha insegnato suo nonno, che sa tante cose e sembra venuto, più che da un'altra epoca, da un altro pianeta. Lui, questo mondo in cui non ci si saluta più per risparmiare sulle parole e si ringhia davanti a una tastiera, non lo riconosce più. E non si dà pace per quegli alberi spogli e quel fiume logoro per gli scarichi della fabbrica di Ilvo, il principale imprenditore della zona.

Il giorno in cui il nonno sparisce, tocca a Filadelfia mettersi alla sua ricerca. E si troverà a fare molto più di questo. Si batterà per salvare tutto ciò in cui crede, senza sapere se ce la farà, ma non avendo altra scelta che provarci.

Una favola moderna che con ironia, dolcezza e un tocco di magia ci invita a non perdere la speranza di poter cambiare questo mondo malconcio.

Perché leggerlo?

Surreale e particolare sono sicuramente aggettivi che ben si prestano a descrivere il nuovo libro di Saverio Tommasi.
Ma badate bene: dietro ad un linguaggio molto semplice, quasi infantile, si nasconde un universo di parole che hanno un forte significato, perché l'intera storia altro non è che la metafora della nostra vita, di quello che sta accadendo in questo momento nel mondo. È una favola che ha una morale; per noi più grandi "Sogniamo più forte della paura" 
è un invito a riflettere sulle nostre azioni e su ciò che ci circonda, mentre per i più piccoli la lettura di questo libro può essere un'occasione per cercare di vedere la realtà da una prospettiva più matura, più ragionata, pur mantenendo una certa dose di leggerezza.
Se fossi in voi, sceglierei di leggere 
"Sogniamo più forte della paura" ai vostri figli o ai vostri nipoti, o lo regalerei loro per Natale, perché credo possa smuovere i loro animi.
Le pagine scorrono veloci e i pensieri che invadono la mente del lettore sono tanti. Diventa quasi impossibile non venire colti da un mix di emozioni che va dall'amarezza per ciò che accade di brutto nel mondo alla speranza di poter far qualcosa per rendere il mondo un posto migliore.

E anche stavolta ho la canzone giusta, guardate un po'!



Canzone contro la paura - Brunori Sas

"Le mie canzoni poco intelligenti
Che ti ci svegli la mattina e ti ci lavi i denti
Canzoni per chi non ha voglia di pensare o di ascoltare
Canzoni per dimenticare
Sono canzoni poco consistenti
Insomma canzoni come me, che non faccio più ragionamenti
Che voglio solo sensazioni, solo sentimenti
E una tazzina di caffè
Canzoni che parlano d'amore
Perché alla fine, dai, di che altro vuoi parlare?
Che se ti guardi intorno non c'è molto da cantare
Solamente una tristezza che è difficile toccare
Perciò sarò superficiale
Ma in mezzo a questo dolore
E in tutto questo rumore
Io canto un mondo che non c'è"

mercoledì 7 novembre 2018

Recensione - "Magnetic" di Sara D'Amario


Nuovo giro, nuova corsa. Oggi parliamo di "Magnetic" di Sara D'Amario, un romanzo che trovo difficoltà a ricondurre a un genere preciso perché è davvero particolare.
Ma scopriamo la trama, avrò poi modo di parlarvene nel dettaglio.


Trama

Arlo frequenta il primo anno di università, canta in un gruppo rock, è dotato di una bellezza straordinaria e tutte le ragazze stravedono per lui. Tessa ha diciassette anni e una famiglia complicata, non ama la scuola, frequenta tutti i rave della città e riconosce due regole: niente regole ed eccessi continui. Sia Tessa che Arlo sono persone fuori dalla norma, con eccezionalità tali da rendere le loro vite difficili, se non impossibili. L'unica soluzione per entrambi è isolarsi dalla realtà di tutti i giorni in un luogo lontano dal mondo. Il silenzio e la solitudine sono i loro unici compagni. Ma il destino fa incrociare i loro cammini e, nonostante l'iniziale avversione reciproca, Tessa e Arlo imparano a conoscersi sperimentando un'attrazione quasi magnetica uno per l'altra. Ma l'amore tra loro sembra irrealizzabile: qualcosa di ineluttabile e terrificante li separa. Eppure, forse una via d'uscita esiste, una dimensione in cui stare insieme sarebbe possibile, a patto però di avere il coraggio, ancora una volta, di rinascere e fidarsi ciecamente...

Perché leggerlo?

Romanzo rosa, per ragazzi, fantastico. Sono tante le categorie in cui può rientrare "Magnetic", il nuovo romanzo di Sara D'Amario, che con Fanucci Editore ha pubblicato altri due libri per adolescenti. C'è però da dire che la storia d'amore qui raccontata , forse proprio perché indirizzata ad un pubblico giovane, viene trattata in maniera molto soft, anche se pagina dopo pagina risulta evidente il forte legame che si instaura fra Arlo e Tessa. Ampio spazio viene poi dato alla componente fantastica e a quella scientifica/psicologica del racconto.
Ma veniamo ai protagonisti. Arlo, che inizialmente sembra essere un ragazzo tranquillo, col tempo viene colto da inspiegabili raptus di follia in cui diventa estremamente violento. Tessa, invece, per spirito di ribellione nei confronti dei suoi genitori, conduce una vita di eccessi. Entrambi hanno bisogno di cure e perciò vengono portati in un luogo isolato dove piano piano hanno la possibilità di conoscersi, capirsi e, inevitabilmente, unirsi. Sono due personaggi tosti, complicati e proprio per questo molto interessanti.
La lettura del libro procede velocissima e il merito è del susseguirsi degli eventi che è altrettanto rapido e spedito, e anche dello stile della D'Amario che utilizza un linguaggio molto semplice e fresco. Non mi sarebbe dispiaciuto un finale meno confuso e più romantico, ma è solo un mio pensiero e, comunque, è coerente con l'intera narrazione, dunque è perfetto anche così.
"Magnetic" è sicuramente un romanzo adatto ai più giovani, ma è possibile apprezzarlo anche se si ha qualche anno in più perché contiene spunti interessanti e intrattiene il lettore con la sua trama alquanto particolare.
Sono curiosa di conoscere il vostro parere sul romanzo, quindi immergetevi anche voi nella storia di Arlo e Tessa e fatemi sapere cosa ne pensate.
Intanto, però, date un'occhiata alle recensioni delle colleghe blogger che partecipano con me a questo review party.

Qui trovate la scheda del libro!

martedì 6 novembre 2018

Recensione - "Andiamo a vedere il giorno" di Sara Rattaro

Due ore. È il tempo che ho impiegato a leggere il nuovo romanzo di Sara Rattaro, "Andiamo a vedere il giorno", edito da Sperling & Kupfer. Si tratta di poco meno di 200 pagine che scorrono a meraviglia, grazie alla prosa chiara e diretta che contraddistingue l'autrice e alla storia lineare e dal ritmo serrato che sprona il lettore a proseguire nella lettura fino a scoprire come si concluderà la vicenda narrata.


Trama

Alice è stata una figlia modello e una perfetta sorella maggiore, quella che in famiglia cercava di tenere insieme tutti i pezzi mentre il padre stava per abbandonarli, quella che per prima ha trovato il modo di comunicare con il fratellino, nato privo di udito, e di farlo sentire «normale». Ha pensato agli altri prima che a se stessa, ha seguito le regole prima che il cuore e adesso, di fronte a una passione che ha scardinato tutti i suoi schemi e le sue certezze, si ritrova a mentire, tradire, fuggire. Ma sua madre, Sandra, non ha alcuna intenzione di lasciarla sola. Su quel volo per Parigi c'è anche lei, e insieme iniziano un viaggio che è un guardarsi negli occhi e affrontare tutti i non detti, a partire da quel vuoto che ha rischiato di inghiottire la loro famiglia tanti anni prima. Alice si illude che, ritrovando la persona che si era insinuata nelle crepe della loro fragilità, possa dare una risposta a tutti i perché che si porta dentro, magari capire ciò che sta accadendo a lei ora, vendicare il passato e punire se stessa. Le occorreranno chilometri e scoperte inattese, tuttavia, per comprendere che non è da quella ricerca che può trovare conforto. Perché una sola è la verità: la perfezione non esiste, solo l'amore conta, solo l'amore resta. E la sua famiglia, così complicata, così imperfetta, saprà dimostrarle ancora una volta il suo senso più profondo: essere presente, sempre e a ogni costo. Per continuare insieme il cammino, qualunque sia la destinazione.

Perché leggerlo?

I lettori affezionati di Sara Rattaro già conoscono i personaggi di "Andiamo a vedere il giorno"  perché hanno avuto modo di familiarizzare con loro in "Non volare via". Il nuovo libro della scrittrice, però, può essere letto senza problemi anche da chi non conosce il primo capitolo della storia. La Rattaro, infatti, senza appesantire la narrazione, è riuscita ad inserire tutti i riferimenti e le informazioni che servono al lettore per comprendere le dinamiche interne alla famiglia di Alice, la nostra protagonista.
E proprio da lei è il caso di iniziare per parlarvi del romanzo.
Alice è una ragazza che ha sempre cercato di mostrarsi impeccabile, con i suoi genitori, nei confronti di suo fratello, negli studi. Vive nell'ansia di deludere le aspettative degli altri e proprio per questo, nel momento in cui le capita di commettere un errore, di lasciarsi andare a qualcosa di disdicevole, il mondo le crolla addosso e quella parvenza di perfezione nella quale è sempre vissuta mostra tutte le sue crepe, una ad una.
Ma, si sa, la perfezione non esiste e allora mamma Sandra corre in soccorso di Alice per aiutarla a comprendere che gli errori sono una costante della vita e che bisogna sapersi perdonare e accettarsi per come si è.
Il viaggio che intraprenderanno Alice e Sandra sarà molto più di un avventura e porterà a galla tanti segreti e illuminanti rivelazioni su tutta la loro famiglia.
"Andiamo a vedere il giorno" è un racconto che è facile far proprio perché parla della debolezza umana, della nostra fallibilità. È un romanzo che insegna che non è la fine del mondo se commettiamo un errore, quello che conta davvero nella vita è l'amore delle persone che ci circondano, di quelle persone che rimangono al nostro fianco nonostante tutto, di quegli affetti che ci aiutano a rialzarci.
Sapete quale è l'unico difetto di "Andiamo a vedere il giorno"? È troppo corto! Sfido chiunque a non voler sapere di più sul futuro di Alice e Matteo e su quello di Sandra e Alberto.



Right to Be Wrong - Joss Stone

"I've got a right to be wrong
My mistakes will make me strong
I'm stepping out into the great unknown
I'm feeling wings though I've never flown
I've got a mind of my own
I'm flesh and blood to the bone
I'm not made of stone
Got a right to be wrong
So just leave me alone"

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