martedì 5 febbraio 2019

Recensione - "Piove deserto" di Ciro Auriemma e Renato Troffa - Review Party


Trama

Davide, operaio in una fabbrica di fronte a Carloforte, è morto. È stato un incidente, una disgrazia. O forse è stato ucciso, perché aveva visto o saputo qualcosa che non doveva, magari proprio sullo stabilimento che da tempo rischia la chiusura. Anzi, è ancora vivo, si è nascosto a Cagliari con una donna… Molte voci e menzogne corrono, si inseguono attorno alla sua presunta morte bianca; presunta perché manca un corpo da piangere: Davide è letteralmente sparito. All’ombra di ciminiere che svettano come cattedrali di metallo e cemento, Leo Mari, ex poliziotto ed ex alcolista, una figlia sorda che vede troppo poco e che a malapena riesce a mantenere, torna sull’isola dove è nato e dalla quale è fuggito molti anni prima. Lo fa per affetto, perché Davide è stato il suo migliore amico, ma anche come investigatore per conto dell’assicurazione che dovrebbe saldare il prezzo della sua scomparsa. È un incarico come tanti, si dice, ma diventerà una corsa contro il tempo, alla ricerca di segreti che potrebbero non piacergli e che lo trasformeranno nel bersaglio di chi si sente minacciato dalla verità. Intense passioni civili e private si mescolano in questo potente noir: un’indagine coraggiosa sul dolore di una terra che sa essere paradiso e inferno insieme, e sulla ferocia di un tempo in cui perdere il lavoro può rappresentare una disgrazia peggiore che perdere la vita.

Perché leggerlo?

Carloforte è protagonista indiscussa di questo romanzo, un noir che mi ha convinta sia dal punto di vista della trama che da quello del ritmo narrativo. Se tra voi c'è qualcuno che non conosce Carloforte, vi invito a "googlare" il suo nome o cercare sui social le immagini di questa meravigliosa isoletta sarda, un piccolo angolo di paradiso al largo del Sulcis-Iglesiente.  Sono sicura che vi innamorerete all'istante.
Proprio il Sulcis però, soprattutto in questi ultimi anni, è gravemente colpito dalla crisi delle aziende presenti sul territorio, e il malcontento degli operai è sempre più forte. È in questo contesto che si inserisce la storia narrata da Ciro Auriemma e Renato Troffa e a loro va riconosciuto il merito di porre l'accento su un tema che viene spesso dimenticato dai mass media nazionali.
Per quanto riguarda l'intreccio narrativo, Leo Mari, tornato sull'isola per indagare sul caso che vede coinvolto il suo amico Davide, dovrà districarsi tra mille segreti, alla ricerca di una verità sulla quale è molto pericoloso far luce. Noi lettori non possiamo far altro che accompagnarlo in questo complicato percorso e goderci le bellissime descrizioni di Carloforte che i due autori ci regalano.
Ho trovato molto interessanti tutti i personaggi che vengono presentati nel romanzo, ma lasciatemi dire che ho apprezzato in maniera particolare Hemingway e il suo essere così speciale.
Concludo consigliadovi "Piove deserto", non solo perché si tratta di una lettura davvero piacevole, ma anche perché parla di un argomento, ahimè, tristemente attuale e proprio per questo fornisce numerosi spunti di riflessione.

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