lunedì 30 maggio 2016

"Notti in bianco, baci a colazione" di Matteo Bussola

Buongiorno lettori, 
oggi vi voglio parlare di un libro che attendevo con ansia, ossia "Notti in bianco, baci a colazione" di Matteo Bussola, disegnatore di fumetti ma soprattutto padre, che ha deciso di mettere per iscritto le pillole di vita quotidiana che riguardano la sua famiglia.
Io da qualche tempo faccio parte di quei trecentomila che , su Facebook, seguono i suoi post e spesso i suoi racconti mi commuovono per la loro semplicità e tenerezza, e il suo libro mi ha fatto lo stesso effetto.



- Papà, - ha detto, - quando hai incontrato
la mamma, come hai fatto a sapere che era
la mamma?
- L'ho capito dopo circa dieci minuti.
- E da cosa?
- Quando ci siamo incontrati la prima volta,
si è sollevata i capelli dietro la nuca, sopra
la testa, e si è fatta uno chignon senza
neanche un elastico, solo annodandoli.
- E allora?
- E allora lí ho capito che lei aveva
disperatamente bisogno di un elastico.
E io dei suoi capelli.


Trama 

Il respiro di tua figlia che ti dorme addosso sbavandoti la felpa. Le notti passate a lavorare e quelle a vegliare le bambine. Le domande difficili che ti costringono a cercare le parole. Le trecce venute male, le scarpe da allacciare, il solletico, i «lecconi», i baci a tutte le ore. Sono questi gli istanti di irripetibile normalità che Matteo Bussola cattura con felicità ed esattezza. Perché a volte, proprio guardando ciò che sembra scontato, troviamo inaspettatamente il senso di ogni cosa. Padre di tre figlie piccole, Matteo sa restituirne lo sguardo stupito, lo stesso con cui, da quando sono nate, anche lui prova a osservare il mondo. Dialoghi strampalati, buffe scene domestiche, riflessioni sottovoce che dopo la lettura continuano a risuonare in testa. Nell'«abitudine di restare» si scopre una libertà inattesa, nei gesti della vita di ogni giorno si scopre quanto poetica possa essere la paternità.

Perché leggerlo?

La prima lacrima è scesa sul mio viso mentre leggevo la prima pagina, perché ho pensato che è raro trovare un uomo che esprime apertamente i propri sentimenti e non teme di sembrare meno virile parlando di progetti di vita che comportano la costruzione di una famiglia. Bussola è uno di questi, insieme a Massimo Gramellini (sapete che lo adoro!) e al mio papà, che non finirò mai di ringraziare per la sensibilità di cui mi ha fatto dono.
Ho amato i racconti di Matteo, che ha la fortuna di avere una famiglia bellissima composta da tre adorabili bambine e una compagna capace di formare con lui una coppia affiatata, ma di prendersi e dargli i propri spazi.
Credo che la forza di questo libro risieda nel fatto che Matteo racconta la vita osservando il mondo con gli occhi delle sue figlie. 
Virginia e Ginevra, bimbe estremamente vispe e curiose, pongono al papà domande veramente toste, ma lui non si scompone e dà loro risposte semplici e reali. Insegna loro a vivere, senza inventarsi spiegazioni senza senso, al massimo invoca l'aiuto di qualche principessa Disney (fantastico il racconto "Dio e Rapunzel"!).
Il rapporto con la piccola Melania, poi, mi ha colpito in modo particolare perché fa emergere il lato nostalgico di Matteo. Coccola la bambina il più possibile dato che sa che il tempo scorre veloce e in poco tempo le sue figlie saranno grandi e il loro rapporto si evolverà.
"Notti in bianco, baci a colazione" è un libro che fa bene al cuore, che, anche se si è ormai grandi, fa pensare a quanto sia bello l'amore con il quale ci hanno cresciuto i nostri genitori e che infonde la speranza di poter costruire, un giorno, una famiglia così bella e un po' pazza.
P.s. All'interno del libro c'è un passo in cui l'amore viene paragonato alla musica. Beh, quando io penso ai miei genitori, mi vengono in mente quattro canzoni che voglio condividere con voi!










1 commento:

  1. io l'ho finito di leggere proprio oggi... devo confessare che non conoscevo Matteo e neanche questo libro... sono capitata in libreria e per un caso (Einaudi era in promozione) era in bella vista.. la copertina e il titolo mi hanno incuriositi.. ho letto la sinossi e avevo un mega nodo in gola. è veramente un bellissimo libro e ti capisco e condivido tutto quello che hai detto.. la canzone di ligabue a modo tuo mia madre me l'ha mandata per messaggio prima di un esame (poi ho saputo che praticamente è stato mio fratello a farlo perché lei non è proprio un genio della tecnologia) però alcune volte boh mi capita di sottovalutare il loro amore incondizionato e questo libro un po' ti fa aprire gli occhi, o ricordare. E' bello per la sua semplicità. Ginevra è senza dubbio quella che più mi ha fatto ridere e riflettere...
    ora seguo matteo su facebook è diventato una droga. la sua visione del mondo è contagiosa...

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