venerdì 16 settembre 2016

"La natura esposta" di Erri De Luca

Buongiorno cari lettori!
Per la mia collaborazione con Thriller Nord, ho deciso di cimentarmi nella lettura dell'ultimo libro di Erri De Luca e vi confesso che non mi aspettavo di rimanerne estasiata, come invece è successo.





“Esistono libri che fanno provare un amore più intenso di quello conosciuto, un coraggio più scatenato di quello sperimentato. Dev’essere l’effetto che fa l’arte: supera l’esperienza personale, fa raggiungere al corpo, ai nervi, al sangue, traguardi sconosciuti.”

Trama.

Un uomo di molti mestieri è incaricato di un delicato restauro. La statua del crocifisso contiene segreti che si rivelano solo al tatto. Bisogna risalire a diverse nudità per eseguire. C'entra una città di mare e un villaggio di confine, un amore d'azzardo e una volontà di imitazione.

Perché leggerlo?

A lettura conclusa, penso che sia impossibile dar voce ai pensieri che suscita il libro di Erri De Luca.
La natura esposta” non è la semplice narrazione del restauro di una statua, è piuttosto il racconto del percorso spirituale compiuto dal protagonista. Attraverso la sua storia, le ricerche che conduce per poter riparare l’opera nel pieno rispetto dell’originale e i rapporti personali che stringe,  vengono affrontati temi molto delicati e attuali.
All’inizio del libro il protagonista senza nome è impegnato nell’accompagnare dei migranti oltre il confine, ma poi, per varie vicissitudini si troverà costretto a smettere. Nonostante ciò, rimarrà particolarmente sensibile al tema delle migrazioni e lo dimostrerà in altri passi (“Dusseldorf” da banale nome di città diventerà per il lui e il lettore un ricordo particolare).
È però la religione l’argomento principale: cristianesimo, Islam ed ebraismo sono trattati con pari dignità. Chi legge sarà portato a riflettere dalle parole del parroco sudamericano che assegna l’incarico del restauro al protagonista, oppure da quelle di un operaio algerino, saggio, moderato e fedele al Corano,  o, infine,  dai discorsi di un rabbino che aiuterà lo scultore a trovare risposte ad alcuni misteri legati alla statua. In questo libro è forte l’evidenza che queste tre religioni sono sorelle. È chiaro che siano profondamente diverse, ma che, allo stesso tempo, hanno dei punti in comune.
De Luca affronta poi anche il tema dell’amore e delle sue infinite declinazioni. Il protagonista sembra non aver mai provato quello che unisce indissolubilmente una coppia, ma con il restauro, si riscopre capace di provare nel profondo sentimenti come passione e compassione. Ne rimane meravigliato, ma non si oppone al cambiamento, anzi, lo abbraccia.

“La natura esposta” è un piccolo libro da leggere e rileggere, che lascia il lettore pensieroso, ma che allo stesso tempo è un balsamo per gli animi irrequieti. Assolutamente consigliato!


L'autore si sofferma spesso sulle sensazioni che il protagonista prova quando è immerso nella natura, e da "donna di mare" mi ha colpito molto la descrizione del momento in cui lui immerge per la prima volta i piedi nella "distesa senza fondo", è un momento davvero toccante.
Ed ecco spiegata la mia scelta musicale.





2 commenti:

  1. Gran bella recensione e splendido brano musicale!
    Il libro, ovviamente, finisce dritto dritto in wishlist :)
    Ciao Giorgia!

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